Il sonetto "Solo et pensoso i più deserti campi" è una delle poesie più famose di Francesco Petrarca, poeta italiano del Trecento, periodo di passaggio tra Medioevo ed età moderna; questa lirica è tratta dal "Rerum volgarium fragmenta", meglio conosciuto com e"Rime sparse" o "Canzoniere", opera in volgare alla cui compilazione Petrarca dedicò tutta la vita (1335-1374), con continui rimaneggiamenti, che diede origine al "petrarchismo", fenomeno di imitazione della poesia volgare di Petrarca che gli diede successo e che continua a farlo oggi.
Questa lirica racchiude tutto il travaglio interiore che affligge il poeta, costretto ad allontanarsi dalla gente per non far vedere agli altri il suo problema amoroso, e da qui il titolo della poesia, che ne sintetizza il senso: Petrarca,per tenere nascosto il segreto che cela dentro di sé agli altri, fugge in campi deserti, dove può distrarsi in colloqui immaginari con Amore.
Come tutti i sonetti, questa lirica è suddivisa in quattro parti: due quartine e due terzine, ognuna tematicamente conclusa. Il tema del testo è la solitudine, dovuta all'amore per una donna, amore che lo porta a fuggire dal resto della società.
Il registro stilistico è alto, in quanto l'autore sintetizza insieme un lessico raffinato con un lessico usuale. Vi sono alcune figure retoriche, come il chiasmo nell'ultima parte del testo, in cui viene invertito l'ordine delle parole (ragionando con meco, et io co llui) e la dittologia sinonimica, consistente nell'usare due termini di significato simile (solo et pensoso). Il genere di questo sonetto è la lirica. Nel testo prevale la paratassi ed il livello fonico è abbastanza articolato: vi è infatti la rima incrociata nelle prime due quartine, la rima ripetuta nelle due terzine. I versi sono endecasillabi.
Come già detto, quest'opera è tratta dal Canzoniere, opera grazie alla quale il Petrarca ha riscosso maggior successo ai nostri giorni, in quanto scritta in italiano. Il grande dissidio morale che travagliava il poeta durante la stesura del Canzoniere, e che ha influenzato quasi tutte le opere di questo, stava nell'interrogativo: amare Dio o la propria donna? Abbandonandosi all'amore per una donna, Petrarca ottenne numerose critiche presso i suoi contemporanei ed i posteri, in quanto nell'epoca in cui visse l'amore per Dio era d'obbligo, mentre ritengo che ai nostri giorni sia una cosa normalissima e per nulla scandalosa. Credo inoltre che al giorno d'oggi non si possa rimanere una vita intera attaccati al sogno di possedere una donna, Petrarca avrebbe potuto essere criticato per questo, in quanto oggi chiunque è in grado di mettere alle spalle il proprio passato per crearsi una nuova vita.